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Un itinerario affascinante che tocca i luoghi culto dell’arte palladiana e unisce il gusto dell’arte contemporanea associato a spazi espositivi nuovi ed esclusivi.
Partenza in bus privato.
Seconda colazione libera.
Visita di Villa Cordellina a Montecchio.
La villa, fu eretta per volontà del giureconsulto Carlo Coredellina Molin su disegno dell’architetto Giorgio Massari. I lavori di costruzione della villa durarono dal 1735 al 1742, anno in cui il Massari preparò il progetto per le barchesse, portate a termine verso il 1760. Il complesso è formato dalla Residenza padronale, dalle “barchesse”, dalle torrette e dal grandioso rustico.
Nella villa il Massari rende omaggio all’arte di A. Palladio con il pronao ionico a quattro colonne, sormontato dal timpano con lo stemma scolpito dei Cordellina (tre cuori con i fiori di lino), e con la disposizione simmetrica delle stanze e delle due scale accanto al salone centrale.
Carlo Cordellina volle unire al nome di Massari anche quello del maggiore pittore veneziano del secolo Giambattista Tiepolo.
Tiepolo lavorò nella villa nell’anno 1743 ed egli stesso, attraverso una lettera all’amico Algarotti, ci testimonia del procedere del lavoro.
Sistemazione in Hotel de charme nei pressi di Vicenza e cena in Hotel.
Prima colazione in Hotel.
Trasferimento a Trento.
Visita guidata di Villa Margon di proprietà delle Cantine Ferrari.
Lo stretto legame tra Ferrari e l’arte è sigillato da Villa Margon, fortemente voluta dallaFamiglia Lunelli quale sede di rappresentanzadel gruppo. Non è soltanto una delle più belle residenze nobiliari extramoenia di tutto l’arco alpino, è anche un monumento, tra i più sontuosi del Trentino, carico di storia e di leggende. Complesso cinquecentesco che si svela nel verde fittissimo di boschi e filari sulle colline che abbracciano Trento, Villa Margon ha ospitato, negli anni del Concilio di Trento (1545-1563), cardinali e prelati giunti da tutta Europa per la grande assise che diede il via alla Controriforma e, così vuole la tradizione, l’imperatore Carlo V, le cui gesta, non a caso, sono raccontate in un ciclo di affreschi che impreziosiscono la villa, e il cui letto è tra gli arredi più significativi. Affrescata anche all’esterno, Villa Margon risalta, a pochi chilometri da Trento, in un parco che è intatto da secoli e che, per la vegetazione, soltanto in parte autoctona, è considerato un capolavoro della natura.
Seconda colazione presso la raffinata Locanda Margon.
Visita del Museo Mart.
L’arte del ‘900 è ripercorsa attraverso i capolavori del museo. Dai protagonisti del rinnovamento artistico italiano (de Chirico, Carrà, Morandi, Fontana), all’Arte Povera di Pistoletto e Merz, alla scena contemporanea internazionale (Abramovic, Boltanski, Walker).
Sosta presso la bella Cantina Rotary per una degustazione.
Rientro in Hotel e cena in Ristorante.
In alternativa giornata dedicata ad un circuito esclusivo che coniuga la strada del vino e dei sapori del Trentino alla visita di Dimore Storiche e suggestivi luoghi sacri.
Prima colazione in Hotel.
Visita di Villa “Ai Nani”.
Caratteristica per il recinto murario sormontato da una fila di statue di nanetti, racchiude nel salone d’ingresso e nelle quattro sale del piano nobile della palazzina padronale uno dei gioielli più significativi dell’arte italiana: il ciclo pittorico delle ‘sale del Tasso’, opera di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico.
Si prosegue con Villa Loschi Zileri Dal Verme famosa sempre per un ciclo di affreschi del Tiepolo, di proprietà privata. La Residenza è tra le maggiori testimonianze dell’architettura di campagna del XV secolo.
Seconda colazione in Ristorante.
Nel pomeriggio trasferimento a Bassano del Grappa.
Visita di Villa Giusti del Giardino.
Residenza seicentesca della famiglia Zambelli. Nel Settecento alla villa vennero aggiunte due ali porticate; all’inizio del Novecento sul retro dell’edificio venne costruito un pronao a colonne ioniche enormi che reggono due terrazzi.
Sosta presso le Distillerie Nardini per ammirare le famose “bolle” di Fucsas.
In alto, sospesi tra le chiome intoccabili degli alberi piantati da Pietro Porcinai, due nidi di vetro in bilico sulle gambe di un fenicottero d’acciaio; in basso, anzi sotto terra, la caverna luminosa di un auditorium solcato da taglienti lame di luce.
La trasmutazione della materia – “distillare e come imitare il sole che evapora le acque della terra e le rinvia sotto forma di pioggia” – diventa così il tema della rappresentazione della pesantezza del suolo e della volatile leggerezza dell’alcool: all’origine del processo, la vite con le sue radici avide di terra; alla fine l’alambicco incantato dove si decantano i succhi per trasformarsi in sottile liquore.
Rientro in Hotel per la cena.
Prima colazione in Hotel.
Visita dei più rappresentativi esempi di arte Palladiana di Vicenza: il Palazzo Barbaran da Porto e il teatro Olimpico Palazzo Barbaran Da Porto è un palazzo realizzata a Vicenza fra il 1570 e il 1575 dall’architetto Andrea Palladio. È attualmente la sede del Museo Palladio e del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.La fastosa residenza per il nobile vicentino Montano Barbarano è il solo grande palazzo di città che Andrea Palladio riuscì a realizzare integralmente. Esistono almeno tre differenti progetti autografi (conservati a Londra) che documentano ipotesi alternative per la planimetria dell’edificio, ben diverse dalla soluzione realizzata, a testimonianza di un complesso iter progettuale. In occasione delle celebrazioni Palladiane sarà allestita presso il museo una interessante mostra dedicata all’artista. Si prosegue con il Teatro Olimpico altro esempio maestoso dell’architettura palladiana. Seconda colazione in ristorante
Partenza e fine dei servizi.