Arrivo nel pomeriggio a Viterbo e sistemazione in Hotel 4 stelle.
Tempo a disposizione per una seconda colazione libera.
Incontro con la guida in hotel e visita guidata della città, attraverso i borghi medioevali: il fascino suggestivo di un centro storico intatto attraverso le vicende della città tra storia e leggenda.
Si comincia con il palazzo Comunale con gli affreschi della Sala Regia.
Piazza del Gesù, centro politico della città fino alla metà del XIII sec., Piazza della Morte con la caratteristica fontana a fuso costruita nei primi anni del Duecento, Palazzo Farnese, la famosa Piazza del Duomo con la cattedrale dedicata a San Lorenzo, lo splendido Palazzo Papale, simbolo della città e la casa di Valentino della Pagnotta. A seguire visita di S. Maria della Verità e il suo suggestivo chiostro. Si prosegue con la visita del Quartiere medievale di San Pellegrino ancora intatto, con le abitazioni ornate di balconi fioriti, le botteghe artigiane, di antiquariato e di artisti.
Al termine rientro in hotel.
Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione in Hotel.
Visita guidata del Centro Botanico Moutan.
Il nome Moutan trae origine dal termine usato in Cina per indicare la peonia arborea ed è stato scelto per questo Centro nato nel 1993 da un profondo desiderio: conoscere tutte le varietà e le specie di peonie arboree cinesi esistenti, ricercarle nelle più remote regioni asiatiche e importarle in Europa per riunirle in un unico luogo, curarne il mantenimento e promuoverne la diffusione, la conoscenza e la protezione ovunque.
Il Centro Botanico Moutan sorge nello splendido contesto della campagna dell’alto Lazio e riunisce, in un’area di circa 15 ettari, la più vasta collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee cinesi, che raccoglie circa 600 tra specie botaniche, varietà e ibridi naturali conosciuti.
Incontro con Emanuele Bortolotti, visionario architetto di giardini e di paesaggi. Nel suo libro “Il giardino inaspettato” lancia una sfida alla città sul tema della valorizzazione degli spazi verdi. Per l’autore esiste un enorme potenziale di piccoli spazi e aree private, al di là delle grandi strategie di sviluppo del verde urbano, su cui è possibile lavorare in tempi brevi e tramutare in angoli verdi, in grado di cambiare l’immagine e la fruibilità della città. Compito del paesaggista è quello di saper convertire i limiti architettonici in opportunità e proporre soluzioni innovative secondo un nuovo vocabolario che parla di tetti verdi, giardini pensili, patio, pareti vegetate, muri verdi, bosco verticale, metrobosco, orti diffusi.
Bortolotti, nato a Milano nel 1955, è tra i fondatori nel 1986 dello studio AG&P (Architettura dei Giardini e del Paesaggio), del quale è oggi titolare insieme all’architetto Paolo Villa. Docente in vari corsi specialistici organizzati dalla facoltà di Agraria e dal Politecnico di Milano con la Fondazione Minoprio, dall’Istituto Superiore di Architettura e Design (ISAD) di Milano e dalla Scuola Agraria del parco di Monza, ha al suo attivo numerose pubblicazioni specializzate. È tra i fondatori della “Compagnia dei Giardini” a Milano.
Lunch offerto nell’esclusivo contesto del Centro Botanico.
Nel pomeriggio trasferimento a La Vigna di proprietà della famiglia D’Amico nel suggestivo contesto dei Calanchi.
La Vigna è un articolato e rigoglioso giardino in contrasto con il nudo paesaggio dei Calanchi in cui è immerso. Protagonisti assoluti sono gli innumerevoli arbusti e le rose dalle fioriture eleganti e profumate, copiosamente distribuite nel giardino, tra i cespugli topiati, e persino nel vigneto: una pianta in testa ad ogni filare, secondo un’antica e saggia tradizione contadina.
A conclusione della visita vi sarà una degustazione dell’ottimo vino prodotto dalla famiglia D’Amico, nelle sontuose cantine.
Creata dal grande architetto Luca Brasini, è scavata sotto le vigne ed i giardini sospesi, mantenendo, così, la temperatura ideale di 16°. L’idea nasce da una cantina di origine Etrusca, già esistente nella proprietà e che oggi conserva la stessa funzione. La cantina operativa è divisa in due parti, la più antica, in Tufo, pietra locale, con degli archi immensi, dove il vino riposa in botti di legno di rovere al suono della musica classica e la più nuova, dove il vino viene imbottigliato ed etichettato, circondata da grandi colonne che fanno da biblioteca.
Cena prevista a La Zaffera antico locale nel centro storico di Viterbo. Il Ristorante La Zaffera si trova in un monastero del XV secolo, nel quartiere medievale di San Pellegrino.
Rientro in hotel.
Prima colazione in Hotel .
Partenza per Bagnoregio nel cuore della Valle dei Calanchi e visita dell’Hortus Unicorni a Vetriolo in compagnia dell’eclettico proprietario, splendido giardino botanico affacciato anche questo sulla suggestiva valle di Calanchi, popolato da Magnolie, Lilium, Paeonie, Iris, siepi di Bosso e cespugli di Ceanothus, piante locali ed essenze provenienti da differenti Paesi.
Si prosegue col raccolto Giardino delle Clarisse a Bagnoregio, un gioiello da preservare e raccontare, conosciuto da pochissimi. Un tripudio di fiori ed erbe officinali come nella tradizioni degli orti monastici.
La pausa della seconda colazione è prevista presso la Hostaria del Ponte a Bagnoregio. La terrazza permetterà una sosta rilassante, si assaporeranno piatti tipici della Tuscia con lo sguardo rivolto alla rupe di Bagnoregio.
Partenza e fine dei servizi.